Fata
Anello in Calcedonio Namibiano: il castone in oro giallo racchiude un opale di fuoco.
C’è chi la chiama fata, ma lei si definisce una semplice viaggiatrice.
Ha solcato le acque degli oceani e scalato i monti più impervi; si è tuffata nelle acque dei fiumi, nei laghi freddi del nord, e peregrinato sulla sabbia ardente di deserti sconfinati. Ha visitato città, pregato in templi, chiese e moschee, andata incontro a culture diverse, appreso lingue di cui prima neppure aveva mai sospettato l’esistenza.
Si era ripromessa di consumare nel migliore dei modi il suo tempo, che neppure un secondo andasse sprecato. Aveva deciso di viaggiare e vivere appieno: la sua più grande paura avere rimpianti, la sua maggior gioia scoprire nuove realtà.
La gente che ha avuto la fortuna di conoscerla, l’ha descritta come una donna gentile e al tempo stesso decisa, allegra e disponibile a dare sempre una mano. Coraggiosa, imprevedibile, benevola, si intrattiene per poco in un unico posto, perché subito avverte il bisogno di visitare altro, riprendere il cammino. Anche adesso è da qualche parte là fuori, che vive appieno la vita.
Non potrai non riconoscerla, se mai la vedrai, perché al dito indossa un anello che reca il marchio dei suoi primi viaggi: opale di fuoco, oro come fulmine e calcedonio del colore dei fiumi di Namibia. Salutala, se ti capiterà di stringerle la mano, perché non a tutti è concessa una simile fortuna.
Chiamala fata, se vuoi, ma lei preferirà definirsi semplice viaggiatrice del mondo.
Federico Grasso per TIG Jewelry